Category: Salute del cane


Le ossa di bovino possono essere usate come ossa “ricreative”, ossia come passatempo al di fuori dei pasti?
Per quali cani sono indicate, e per quali no?

Le ossa di animali grandi, come l’osso di bovino (in genere si trova facilmente il cosiddetto osso di ginocchio, venduto per fare il brodo), possono essere usate come ossa ricreative da qualsiasi cane le rosicchi ma non le mangi.

Caratteristica di ossa come queste è di essere molto dure, in quanto devono sostenere il peso di animali grandi e massicci: per questo, se un cane cerca di mangiarle, corre due rischi
– di spaccarsi i denti mordendole
– di andare in blocco intestinale, se riesce a ingoiarne una quantità sufficiente.

Di conseguenza, il punto non è l’età o la taglia del cane, ma il tipo di “uso” che il cane riesce a farne, e quanto è vorace.

Indicativamente, si possono dare abbastanza tranquillamente a cani piccoli che non ce la fanno fisicamente a provare a romperle (mentre possono divertirsi rosicchiando le cartilagini), oppure a cani poco voraci e tranquilli nel masticare, che non si accaniranno troppo e si “accontenteranno”, anche loro, delle cartilagini.

E’ possibile darli a cani un po’ più voraci, se questi accettano uno “scambio”: bisogna tenerli d’occhio e quando hanno consumato le cartilagini e cercano di iniziare a mangiarsi la parte dura, gli si propone uno scambio gustoso (per esempio un pezzo di carne senza osso) e si butta via l’osso ormai completamente spolpato, in modo che non ci si possano far male.

E’ meglio lasciar perdere con cani super-voraci e troppo potenti nella masticazione, per evitare i rischi di cui sopra.

In qualsiasi caso è sempre una buona norma dare le ossa ricreative quando si è in casa e si può dare un’occhiata a come sta andando il “rosicchiamento”!

p.s. a meno che non abbiate una totale e assoluta certezza della provenienza, ricordatevi di non dare carne di suino cruda, per via del rischio di contaminazione da pseudorabbia, una malattia che in cani e gatti è sempre mortale.

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Ho trovato sul web l’immagine che vi riporto sotto, di cui non sono riuscita a risalire all’autore. In ogni caso di termofoto di cani se ne trovano moltissime online e di fatto una vale l’altra per quello che voglio dire.

La foto in questione veniva descritta come una rappresentazione della temperatura del corpo del cane in due diverse aree del corpo, una tosata e una no, e veniva accompagnata dall’invito a non tagliare il pelo del cane in estate, in quanto isolante.

Vi riporto qui un post che ho inserito sul gruppo facebook “Cinofilosofia questa sconosciuta”, perché credo sia importante fare chiarezza sul “funzionamento” delle fotocamere che rilevano il calore e su ciò che effettivamente mostrano, in quanto il fraintendimento porta a interpretazioni decisamente arbitrarie e fallaci della questione del pelo e dell’isolamento termico.

Ecco il testo del post:

Premesso che non sono una toelettatrice, mi sono imbattuta in questa foto e sento l’urgenza di fare una annotazione tecnica in merito.

La termofoto non rivela la temperatura di ciò che è fotografato, ma il calore che irradia (in sostanza, registra delle onde che il soggetto termofotografato emette).

Questo significa che, nella foto sotto, la zona rasata sta *emettendo* più calore, non che è la zona del corpo internamente più calda… il che a sua volta significa che il pelo – che effettivamente funge da isolante, sia con il caldo sia con il freddo – impedisce al corpo del cane di disperdere calore. Questo a sua volta implica che la temperatura interna delle zone del corpo con il pelo si può ragionevolmente ritenere maggiore delle zone del corpo senza pelo, o, in alternativa, ha senso pensare che, almeno fino a temperature esterne molto molto alte, il corpo debba fare maggior fatica per termoregolarsi se è presente un pelo con ottime capacità isolanti (lungo e folto, con molto sottopelo) rispetto a un pelo meno isolante (più corto e rado, con meno sottopelo).

Quindi non ha senso demonizzare il taglio del pelo in estate, affermando che un cane rasato ha certamente più caldo di un cane col pelo a causa del mancato isolamento termico.

Il discorso della rasatura è più complesso e dovrebbe tenere conto di tanti fattori: prima di tutto quelli riguardanti il cane, ossia la qualità del pelo (pelo di guardia, sottopelo), la qualità della ricrescita, il fatto che il pelo rappresenta un “supporto” per l’odore naturale del cane determinato dai suoi feromoni, il fatto che il pelo fornisce una protezione dalla luce solare e dalle sue irradiazioni più aggressive (la pelle dei cani può scottarsi col sole!).
In secondo luogo occorre anche ragionare su come viene tagliato/rasato: una rasatura cortissima può sicuramente creare problemi, mentre una rasatura media, ovviamente se il pelo del cane è adatto e lo consente (ci sono razze con un pelo che si rovina se viene tagliato, e rischia di ricrescere in modo anomalo), ha senso nella misura in cui può aiutare per il caldo senza compromettere le altre funzioni protettive del pelo.

Una ben sensata alternativa potrebbe essere una spazzolatura costante, o un bagno ben fatto, per eliminare una quantità importante di sottopelo in periodo di muta.

Penso che sia molto importante che ragioniamo sempre con la nostra testa quando ci vengono fornite delle spiegazioni su scelte che rischiano di diventare dogmi (o divieti assoluti), e nella scelta di una toelettatura, andare da qualcuno che conosca il mestiere anche “dal lato del cane”, comprendendo che il pelo ha un “valore” (positivo o negativo!) che non si limita a quello di isolare il cane dal freddo.
E se sa anche leggere una termofoto, meglio ancora. 😉

Per dovere di cronaca, va detto che alcune persone (penso non avendo capito bene il senso di quello che ho scritto), hanno contestato dicendo

a) che il cane non si termoregola attraverso la cute (cosa falsa: il cane non suda, quindi non disperde calore in quel modo, ma come qualsiasi corpo vivente e non, se si trova a una temperatura più alta di quella ambientale, disperde calore nell’ambiente e questo significa che in estate la dispersione di calore funge da termoregolante, ed è ostacolata e non aiutata dal pelo)

b) che la tosatura a pelle fa sempre malissimo (anche qui, si vede che non hanno letto, perché l’ho scritto pure io che una tosatura troppo corta riduce i fattori di protezione dati dal pelo e quindi è sconsigliabile, per cui non mi è chiaro cosa ci sia da contestare! XD )

Nel caso qualcuno volesse leggersi una marea di commenti fra i quali si trovano degli utili ripassi sulle leggi della termodinamica, che permettono di capire meglio la situazione, questo è il link al post nel gruppo (che però è un gruppo chiuso, quindi se non siete iscritti non potete leggerlo… lo metto più che altro come riferimento per me):
https://www.facebook.com/groups/cinofilosofia/permalink/1241909015943395/